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Moneta, STATI ITALIANI, SARDINIA

Carlo Felice - 5 Centesimi - 1826 - Genoa - MB

Qualità MB
€21,95
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Descrizione dettagliata

9.6 gr.

  • Paese: STATI ITALIANI
  • Denominazione: 5 Centesimi
  • Anno: 1826
  • Nome della zecca: Genoa
  • Composizione: Rame
  • Titolo: 1
  • Diametro: 28
  • Coniazione: 10514134
  • Marchio di stampa: MV-P (b)
  • Nome dell’autorità: Carlo Felice
Riferimenti dell'elemento della collezione
  • KM: 127.2
Riferimento del catalogo NumisCorner: 413464
Moneta, STATI ITALIANI, SARDINIA, Carlo Felice, 5 Centesimi, 1826, Genoa, MB

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Copper

Copper

Copper might not be classed a precious metal but still falls into group 11 of the periodic table alongside gold and silver. Three metals frequently used to mint coins. Why, you might ask? Whilst there is no doubt that silver and gold are precious, copper is more common. It oxidizes little upon contact with air and both its visual appeal and availability in its natural state are also undeniable aspects.

Furthermore, copper is one of the oldest metals to have been worked by humans. There is evidence of it having been used almost 8,000 years ago.

The melting of copper began in the wind furnaces of the Iranian plateau around 5000 BC.

As is often the case with coins, its first known use was in Greece in a few centuries BC. It was also used for the Chinese cash issued for the first time by the Qin dynasty (221 to 206 BC).

The word copper comes from the Latin cŭprĕum, in other words Cyprus, the main source of the mineral in antiquity. Copper naturally has a reddish-orange color and, to add a touch of polytheism, is traditionally dedicated to the goddess of beauty Aphrodite (Venus to the Romans).

Copper’s patina is generally verdigris.

Italy

Italy

  • Geographical location: Southern Europe
  • Current political regime: Parliamentary republic
  • Current capital: Rome

Brief history

5th century AD – the fire of the Western Roman Empire was dying down. The last emperor, Romulus Augustus (the irony of his name not going unnoticed), was brought down by a certain Odoacer in 476. The latter, modest (or realist), only declared himself King of Italy. The territory subsequently fell into the hands of the Ostrogoths, the Vandals, the Byzantine Empire, and finally the Lombards.

In the Middle Ages, then during the Renaissance, for which it would be the cradle, Italy was composed of a disparate collection of independent cities, duchies, republics, and other principalities. The North was ruled first by Charlemagne and then by the Holy Roman Empire. Further to the south were also the Papal States. Later, it was Napoleon Bonaparte who put a cat among the pigeons in “the Boot” by creating a host of local republics allied with France.

It was only in the 19th century that unification efforts began in earnest, bringing an end to the age of Italian states. The first proclamation of a Kingdom of Italy came in 1861, even though the kingdom remained “partial”. It was not until 1871 that the kingdom could be considered to be “complete” under a constitutional monarchy with Rome as its capital. Of the multitude of initial Italian entities, only the Republic of San Marino and the Vatican City remain.

Following World War I, just like in Germany, it was the feeling of having been swindled by the Treaty of Versailles and the economic crisis which facilitated the rise to power of Benito Mussolini. In 1922, following the March on Rome, he took control of the Italian Government entrusted to him by King Victor Emmanuel III. Just as in Germany, the fascists utilized violence and the ballot box to rise to power. In 1925 and 1926, Il Duce (The Leader) passed fascist laws to lay the foundations for an authoritarian state.

Italy was a coalition member of the Axis powers during World War II along with Germany and Japan. In 1943, the Allies landed in Sicily, and the King ordered the imprisonment of Mussolini, who should be delivered by the Germans. During this period, Italy was split in two: the Allies in the South and the Germans occupying the North. It was a time of civil war, and the country became nothing more than a giant battlefield. Finally, in 1945, the fleeing Il Duce was intercepted by communist partisans and hanged.

1946 sounded the death-knell for the Italian monarchy following a referendum. The Italian Republic was proclaimed with a parliamentary regime. Umberto II, the last King of Italy, reigned for just 35 days before leaving the throne and departing for Portugal without abdicating. In 1948, a law was passed banning any member of the royal family from setting foot on Italian soil.

Currency

Prior to the unification of 1861, Italian territory was so fragmented, often occupied, quartered, and politically shifting that it proves quite difficult to summarize a clear history in just a few lines.

Lets focus on a few notable coins. The golden florin (fiorino), created in Tuscany in 1252, was used as international currency. In 1282, it was Venice which minted its first golden ducat and cast a shadow over the florin. The 18th century, with Italy under Austrian influence, saw the grand return of the florin and the arrival of the gulden. But let’s also not forget the genovino used in the Republic of Genoa, the Roman scudo of the Papal States, the ducat of Naples and Sicily, or the crown of Trentino. The lira was in use in Sardinia from the 16th century.

Ultimately, we conclude by coming full circle. After all, right at the beginning of the Christian era, was the libra (Roman pound). A unit of weight. In 790, Charlemagne decided to transform this unit of weight into a unit of currency for his empire. And so the silver lira was born weighing 325 grams and having a value equivalent to 240 denarii where it was in use on Carolingian territory.

And it was another emperor, Napoleon I, who brought it back into fashion as the first currency of “his” Kingdom of Italy in 1806. The Italian lira, like the franc, had to weigh 5 grams of silver and bear the inscription “Napoleon, emperor and king”.

Italy did not get its own real unit of currency until the complete unification of the kingdom. In 1862, the lira (₤) was the only one in circulation, weighing 4.5 grams of silver and divided into 100 centesimi (cents).

The lira endured and fluctuated over the course of periods of crisis, inflation, and growth until the introduction of the euro in 2002.

Great inventions

Among other things, the Italians invented the electric battery (Alessandro Volta, 1800), the radio (Guglielmo Marconi, 1895), the piano (Bartolomeo Cristofori, 1709), eye glasses (13th century), and even the combustion engine (Eugenio Barsanti and Felice Matteucci, 1854).

Painting: "Piazza Navona, Roma" by Gaspar Van Wittel (1699)

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